Sunday 31 December 2023

Classifica musicale annuale – 2022

Nelle puntate precedenti:

2017;
2018;
2019;
2020;
2021;
2022.

Classifiche generali (1-50):
2016;
2017;
2018;
2019;
2020;
2021;
2022;
2023.

Classifiche generali (51-100):
2018;
2019;
2020;
2021;
2022:
2023.

1. Come ti sei appassionato alla posizione numero 30? (Ramin Djawadi)
• Grazie all’ultima scena buona di Game of Thrones.
2. Prima canzone ascoltata della numero 22? (Evanescence)
Bring Me To Life, duh? Anche se ammetto che questa domanda casca a fagiolo nel ventennale di quella volta.
3. Testo preferito della numero 33? (The Gathering)
• Testo, uh? In questo momento forse In Colour, ma perché mi ha dato la chiave di volta per la cosa che sto scrivendo.
4. Album preferito della numero 49? (Tristania)
• Senza se e senza ma: World of Glass.
5. Canzone preferita della numero 13? (Meg Myers)
The Morning After e Take Me To The Disco.
6. Album peggiore della numero 50? (Placebo)
• Continuo a ritenere Loud Like Love un inutile esercizio di stile.
7. C’è una canzone della posizione numero 39 che senti molto tua? (Panic! At The Disco)
Far Too Young To Die.
8. Bei ricordi legati alla numero 15? (Loïc Nottet)
• Alcuni di questa primavera mentre ascoltavo il nuovo album.
9. Quanti album possiedi della numero 5? (Kari Rueslåtten)
• Li ho tutti tranne Mesmerized, di cui aspettiamo pazientemente una riedizione.
10. C’è una canzone della numero 45 che ti rende felice? (Portland)
Lady Moon, che ha in un certo senso spezzato il mio blocco fotografico.
11. Canzone preferita della numero 40? (Soap&Skin)
Me And The Devil, perché… Dark, ovviamente.
12. Canzone della numero 10 che ti piace di meno? (Hurts)
Boyfriend, ma in generale c’è un motivo se non ho ancora deciso se includere Desire nel progetto fotografico.
13. Bei ricordi evocati dalla numero 6? (Woodkid)
• Il mio periodo a Calenzano nel 2015 e, in generale, Francisco.
14. Canzone della numero 38 che associ a un momento o persona? (Luka Cruysberghs)
• Sono fermamente convinto che tutte le canzoni siano state in Dark perché le stavo ascoltando mentre scattavo le foto che sono finite nel mio progetto, ma Need You In The Light in particolare.
15. Quale canzone della numero 19 ti emoziona di più? (Amy Lee)
• La sempre splendida cover di Love Exists.
16. Quante volte hai visto la numero 35 live? (ISON)
• Nessuna.
17. Quale canzone ti ha fatto innamorare della 23? (Klô Pelgag)
• Mi verrebbe da dire La Maison Jaune, che è quella con cui l’ho conosciuta e che mi ha fatto incuriosire, ma forse mi sono davvero innamorato con Les Instants D’Équilibre.
18. Album preferito della numero 11? (Karen Elson)
• Il sempre fantastico Double Roses.
19. Prima canzone ascoltata della numero 14? (Evelyne Brochu)
Copie Carbone, grazie a Snowpiercer.
20. Canzone preferita della numero 27? (Epica)
Design Your Universe regna sempre sovrana.
21. Album preferito della numero 16? (Hearts Of Black Science)
Signal. Che bello è quell’album.
22. Prima canzone ascoltata della numero 47? (Elinborg)
Dreymur.
23. C’è una canzone della 18 che trovi catartica? (Fever Ray)
Keep The Streets Empty For Me.
24. Come hai scoperto la numero 21? (Hooverphonic)
• Me ne vergogno tantissimo, ma grazie alla cover di Eden di Sarah Brightman. Esatto; Sarah Brightman ha fatto anche cose buone!
25. Canzone della numero 26 che ti rende felice? (Delerium)
• Direi Love. In generale, come album Chimera è stato un po’ ingiustamente bistrattato a suo tempo, ha delle ottime canzoni feel good.
26. Canzone preferita della numero 3? (Susanne Sundfør)
• La title track di The Silicone Veil.
27. Album preferito della numero 2? (Emilie Simon)
• Penso sia sempre Végétal.
28. Prima canzone ascoltata della numero 32? (Depeche Mode)
• Oh, questa la so! Dream On, passatami in un CDR contenente 150 canzoni random nel lontano 2002! Che sorpresa quando poi me la sono ritrovata anche in un episodio di Streghe!
29. Testo preferito della numero 8? (Marina & The Diamond)
• È letteralmente impossibile sceglierne solo uno!
30. Quante volte hai visto la numero 17 live? (Luke Evans)
• Nessuna. Quando inventeranno il viaggio nel tempo andrò nel 2007 per vederlo assieme a Siobhán Donaghy sul set di Rent. Ma principalmente per Siobhán.
31. Come hai scoperto la numero 44? (Allie X)
• La volta che ha fatto da spalla a Marina a Milano. Che voce dal vivo!
32. Album della 12 che ritieni sottovalutato? (Blanche)
Empire è un album fantastico che dovreste ascoltare tuttə, TUTTƏ!
33. Canzone peggiore della numero 29? (Charlotte Wessels)
Against All Odds, che non è necessariamente “peggiore”, semplicemente non è nelle mie corde.
34. Prima canzone ascoltata della numero 34? (Sinphonia)
Medusa, credo?
35. Album preferito della numero 28? (Delain)
• Al diavolo la nostalgia, ormai l’ho accettato: Apocalypse & Chill.
36. Quante volte hai visto la numero 42 live? (Muse)
• Nessuna.
37. C’è qualche canzone della 36 che consideri un guilty pleasure? (Sue Clayton)
• Nessuna: la ascolto con grande orgoglio!
38. Come hai scoperto la numero 48? (After Forever)
• Ai tempi del Grande Afflusso di Band Metal del 2008.
39. Album preferito della numero 7? (Florence + The Machine)
Ceremonials sarà sempre speciale per me.
40. C’è qualche canzone della numero 31 che ti mette nostalgia? (The xx)
Together. A parte associarla a Murka, come un po’ tutto ciò che ha a che fare con The Great Gatsby, mi ricorda la bellezza dei primi Anni Dieci, quando eravamo felici e non lo sapevamo (vedi sopra: Ceremonials di Florence).
41. Canzone della 41 che non ti piaceva ma adesso ami? (Linkin Park)
• Non direi, li ascolto abbastanza poco.
42. Testo preferito della posizione numero 24? (Floor Jansen)
Me Without You.
43. Canzone più emozionante della numero 46? (White Sea)
Bloodmoon, One Bad Eye ed Ellipses.
44. Canzone della numero 25 che ti rende felice? (Geike)
Black Land Shore. (Ma in generale mi rende felice che abbia lasciato gli Hooverphonic per fare la solista, aprendo così la strada a Noémie e Luka).
45. Canzone preferita della numero 9? (Siobhán Donaghy)
Coming Up For Air. Ci stiamo ancora lavorando.
46. Primo album ascoltato della numero 37? (Lucia)
Silence. Come sempre, Grazie, Luisa!
47. Membro preferito della numero 4? (Noémie Wolfs)
• Ok, mettiamola così: Noémie è il mio membro passato o presente preferito degli Hooverphonic. Ok?
48. Prima canzone ascoltata della posizione numero 43? (Eivør)
True Love, re: grazie, Luisa!
49. Album che possiedi della numero 20? (Autumn)
• Tutti.
50. Il miglior ricordo associato alla numero 1? (Sugababes)
• Marko mi odierà tantissimo, ma la volta che siamo andati in macchina a Capodistria. “Ti va di venire?” “Meh, volevo ascoltare l’album delle Sugababes.” “E ascoltalo in macchina.” Povero Marko, non sapeva in cosa si stava imbarcando…

Friday 31 March 2023

Classifica musicale generale, 51-100 – 2023

Nelle puntate precedenti:
2018;
2019;
2020;
2021;
2022.

Classifiche generali (1-50):
2016;
2017;
2018;
2019;
2020;
2021;
2022.

Classifiche annuali:
2017;
2018;
2019;
2020;
2021;
2022.

1. Come ti sei appassionato alla posizione numero 80? (Noémie Wolfs)
• Diciamo che Sarah Brightman ha fatto anche cose buone. Ovvero coverizzare Eden degli Hooverphonic, di cui ho poi iniziato ad ascoltare l’originale, e quando ho ascoltato la versione live con l’orchestra mi sono innamorato della voce di Noémie.
2. Prima canzone ascoltata della numero 72? (Fever Ray)
• Siccome non guardo Vikings, è stata Keep The Streets Empty For Me su Dark.
3. Testo preferito della numero 83? (A Perfect Circle)
Judith non ha mai smesso di essere attuale.
4. Album preferito della numero 99? (Rose McGowan)
• Ugh. A mia discolpa, la ascoltavo prima che diventasse del tutto problematica.
5. Canzone preferita della numero 63? (Gåte)
• Scelta difficile tra Kjærleik (soprattutto la versione live) e Bruremarsj Frå Jämtland.
6. Album peggiore della numero 100? (Tactile Gemma)
• Se contiamo anche la raccolta di demo mai pubblicate, direi quelle. Ma semplicemente perché necessitavano di ancora un po’ di lavoro per essere finite. L’unico (purtroppo) album pubblicato invece è ottimo.
7. C’è una canzone della posizione numero 89 che senti molto tua? (Swallow The Sun)
Keep Your Heart Safe From Me.
8. Bei ricordi legati alla numero 65? (Anbey Park)
• Alcuni legati ai primi tempi con la Ciospa, prima che fosse Ciospa.
9. Quanti album possiedi della numero 55? (Alcest)
• Ho i primi tre più lo split EP con i Les Discrets.
10. C’è una canzone della numero 95 che ti rende felice? (The Sins Of Thy Beloved)
• Ahah, bella battuta!
11. Canzone preferita della numero 90? (Morning Parade)
Under The Stars. Certa gente ha fatto anche cose buone (madonna, quanta gente la cui permanenza nella mia vita avevo del tutto rimosso).
12. Canzone della numero 60 che ti piace di meno? (Beyoncé)
• Negli ultimi due album c’è da fare il tiro al bersaglio. Direi Don’t Hurt Yourself (ascoltandola) e Sorry (per averla pubblicata).
13. Bei ricordi evocati dalla numero 56? (Roniit)
• Ne creerò di nuovi quando avrò finito di scrivere il capitolo attuale de La Cosa Che Sto Scrivendo.
14. Canzone della numero 88 che associ a un momento o persona? (Oceans Of Slumber)
• Avevo The Shipbuilder’s Son in testa tutta la mattina quando sono andato a fare foto ed esplorare la Venezia Giulia immersa nella nebbia con Marko.
15. Quale canzone della numero 69 ti emoziona di più? (Rose Chronicles)
Awaiting Eternity.
16. Quante volte hai visto la numero 85 live? (Carice Van Houten)
• Quante Lagne devo sacrificare a R’hllor perché Carice pubblichi un nuovo album e lo porti in tour?
17. Quale canzone ti ha fatto innamorare della 73? (Elusive)
Gemini. Lo so, sono banale e autoreferenziale.
18. Album preferito della numero 61? (Blanche)
Empire. Spero che presto abbia concorrenza, ma resterà sempre ottimo!
19. Prima canzone ascoltata della numero 64? (Sugababes)
• Per farsi un’idea di quanto ubiqua fosse Round Round nel 2002, la conosce perfino Marko!
20. Canzone preferita della numero 77? (The Birthday Massacre)
Red Stars? Forse?
21. Album preferito della numero 66? (Pure Season Revolution)
Amor Vincit Omnia.
22. Prima canzone ascoltata della numero 97? (Billie Eilish)
Ocean Eyes, anche se non le diedi molto peso.
23. C’è una canzone della 68 che trovi catartica? (M.I.A.)
• Sempre Exodus e Sexodus, sempre ascoltate insieme.
24. Come hai scoperto la numero 71? (Sharon Den Adel)
• Come cantante dei Within Temptation, ovviamente.
25. Canzone della numero 76 che ti rende felice? (Soap&Skin)
• Mentre esploravo la sua discografia, a una certa mi sono chiesto ad alta voce: “Caspita, come sono stato depresso tutti questi anni senza Soap&Skin?”. Scherzi a parte (ma nemmeno tanto), la cover di What’s Up? è piuttosto uplifting.
26. Canzone preferita della numero 53? (Woodkid)
I Love You.
27. Album preferito della numero 52? (Amaranthe)
Massive Addictive, il cui titolo è estremamente appropriato.
28. Prima canzone ascoltata della numero 82? (Depeche Mode)
Dream On, che mi fu passata dal padre di un mio amico nel lontano 2002 su un CDr contenente centinaia di mp3 a casaccio.
29. Testo preferito della numero 58? (Leandra)
Wake Up Call. Che dovrei ascoltare pià spesso.
30. Quante volte hai visto la numero 67 live? (The Crest)
• Una! Al compleanno di Kristian.
31. Prima canzone ascoltata della numero 94? (Charlotte Wessels)
• Siccome ho il vizio di ignorare i singoli e le canzoni buttate fuori a casaccio, è stata Superhuman, l’opener del primo album.
32. Album della 62 che ritieni sottovalutato? (Loreen)
• Penso che Ride ce lo siamo filato io, lei e i suoi genitori. Ed è un gran peccato, perché è letteralmente tutto ciò che Laña del Rey ha tentato (fallendo) di essere da Ultraviolence in poi.
33. Canzone peggiore della numero 79? (Hearts Of Black Science)
• Ribadisco che Something Better mi provoca fastidio per com’è cantata.
34. Prima canzone ascoltata della numero 84? (Tori Amos)
• Qualcosa da Unrepentant Geraldines, ma non ricordo cosa di preciso.
35. Album preferito della numero 78? (Ala.ni)
• Per quanto Acca meriti molto più ammoreh, You & I resta insuperato.
36. Quante volte hai visto la numero 92 live? (Versailles)
• Nessuna. Vivrò anche senza veder il movimento della gambina di Kamijo dal vivo.
37. C’è qualche canzone della 86 che consideri un guilty pleasure? (Amanda Somerville)
• No, la ascolto sempre volentieri. Lo farei ancora di più se si muovesse a pubblicare nuova musica solista, mannaggia a lei.
38. Come hai scoperto la numero 98? (Paolo Buonvino)
• Grazie a Daniel Sharman nudo. Cioè, voglio dire, grazie a I Medici. Che ho iniziato a guardare per le gif di Daniel Sharman nudo.
39. Album preferito della numero 57? (Anette Olzon)
• Anche contando tutti i side project vari ed eventuali, resta l’ottimo Shine.
40. C’è qualche canzone della numero 81 che ti mette nostalgia? (Leprous)
• Non particolarmente: li ascolto da troppo poco.
41. Canzone della 91 che non ti piaceva ma adesso ami? (Trillium)
• Dovrei riascoltarli per vedere se rivalutare qualcosa.
42. Testo preferito della posizione numero 74? (Loïc Nottet)
• Uhm. Million Eyes, forse?
43. Canzone più emozionante della numero 96? (Victoria)
Phantom Pain.
44. Canzone della numero 75 che ti rende felice? (We Are The Fallen)
• Uh… ahem… la cover di Like A Prayer?
45. Canzone preferita della numero 59? (Brooke Fraser)
Je Suis Pret e Magical Machine.
46. Primo album ascoltato della numero 87? (The Romanovs)
…And The Moon Was Hungry…, la versione definitiva (è complicato).
47. Membro preferito della numero 54? (Les Discrets)
• Ammiro molto Fursy anche per la sua arte visiva, nonostante le tirate vegane.
48. Prima canzone ascoltata della posizione numero 93? (After Forever)
• Ma sai che potrebbe essere stata Cry With A Smile?
49. Album che possiedi della numero 70? (Octavia Sperati)
• Entrambi.
50. Il miglior ricordo associato alla numero 51? (Rag’n’Bone Man)
• Una giornata soleggiata in cui stavo andando a mettermi nella palestra di Stadtstein (su Pokémon Go) ad Alghero.

Saturday 31 December 2022

Classifica musicale annuale – 2022

Nelle puntate precedenti:

2017;
2018;
2019;
2020;
2021.

Classifiche generali (1-50):
2016;
2017;
2018;
2019;
2020;
2021;
2022.

Classifiche generali (51-100):
2018;
2019;
2020;
2021;
2022.

1. Come ti sei appassionato alla posizione numero 30? (iamamiwhoami)
• Grazie alle sue campagne virali nei primi Anni Dieci. Che nostalgia!
2. Prima canzone ascoltata della numero 22? (Victoria)
• Dato che nel 2020 alla fine non avevo guardato nulla dell’Eurovision, è stata Growing Up Is Getting Old nel 2021.
3. Testo preferito della numero 33? (Delerium)
A Poem For Byzantium.
4. Album preferito della numero 49? (The Sins Of Thy Beloved)
Lake Of Sorrow.
5. Canzone preferita della numero 13? (Lena Hall)
• Pensavo sarebbe stata Glory Box, invece è la sua versione di Copie Carbone.
6. Album peggiore della numero 50? (Hurts)
• C’è un motivo se ancora non ho in programma di includere nessuna canzone di Desire nel mio progetto fotografico.
7. C’è una canzone della posizione numero 39 che senti molto tua? (Carice Van Houten)
End Of The World mi ricorda sempre quanto bene voglio a Francischino.
8. Bei ricordi legati alla numero 15? (Charlotte Wessels)
• La volta che ho fatto nelle storie di Instagram una battuta sulla somiglianza di Catherine Zeta nelle promo di Wednesday e Marina, e Charlotte ha commentato che era divertente!
9. Quanti album possiedi della numero 5? (Delain)
• Quasi tutti. Dovrei comprare Apocalypse & Chill, visto che è diventato il mio preferito.
10. C’è una canzone della numero 45 che ti rende felice? (Roniit)
Still The Air, ma principalmente perché sarà la colonna sonora di un capitolo fondamentale (a cui sto attualmente lavorando) de La Cosa Che Sto Scrivendo™.
11. Canzone preferita della numero 40? (Billie Eilish)
When I Was Older.
12. Canzone della numero 10 che ti piace di meno? (Florence + The Machine)
• Sempre Call Me Cruella. Stupida Disney.
13. Bei ricordi evocati dalla numero 6? (Eivør)
• I live stream di Eivør durante la quarantena, che hanno illuminato quei momenti complicati.
14. Canzone della numero 38 che associ a un momento o persona? (Siobhán Donaghy)
Coming Up For Air (e, in generale, tutto Ghosts) al famoso pomeriggio a Miramare. Ma anche le b-side di Revolution In Me a una volta che passeggiavo per il Giardino Pubblico in attesa di alcuni amici.
15. Quale canzone della numero 19 ti emoziona di più? (Susanne Sundfør)
• Sfido chiunque a non emozionarsi ascoltando Memorial.
16. Quante volte hai visto la numero 35 live? (Blanche)
• Togliendo la diretta dell’Eurovision in streaming, nessuna. E mi piacerebbe tantissimo.
17. Quale canzone ti ha fatto innamorare della 23? (Anette Olzon)
• Posto che a me Anette piaceva da prima che andasse di moda (apprezzarla, non lei), mi sono davvero innamorato della sua voce su Cathedral Walls dei Swallow The Sun: finalmente qualcuno che la valorizzava!
18. Album preferito della numero 11? (Róisín Murphy)
• È una scelta difficilissima, ma Overpowered è oggettivamente un capolavoro.
19. Prima canzone ascoltata della numero 14? (Misstrip)
A Ticket To Death, quando l’Unticcio sapeva ancora consigliare buona musica.
20. Canzone preferita della numero 27? (Agnes Obel)
• Sto ancora prendendo confidenza con la sua discografia, non sono ancora pronto a nominare una canzone preferita.
21. Album preferito della numero 16? (Meg Myers)
Take Me To The Disco è un capolavoro.
22. Prima canzone ascoltata della numero 47? (Röyksopp)
Poor Leno su MTV.
23. C’è una canzone della 18 che trovi catartica? (Marina & The Diamonds)
Happy.
24. Come hai scoperto la numero 21? (Paola & Chiara)
• Grazie a MTV, che passava Festival a ogni ora del giorno e della notte. Che tempi!
25. Canzone della numero 26 che ti rende felice? (Sugababes)
• Vogliamo parlare del fatto che quelle tre sgallettate hanno finalmente pubblicato The Lost Tapes, l’album che avevano registrato otto anni fa e perso nei meandri delle cause legali e dei leak, proprio il giorno della vigilia di Natale? Cioè, quelle canzoni, tutte e tredici, sono talmente BELLE che IO sono stato FELICE il giorno di fucking Natale! Tutte mi rendono felice! (Ma dovendo scegliere, Flatline).
26. Canzone preferita della numero 3? (Depeche Mode)
• Scelgo la scontatezza: Enjoy The Silence.
27. Album preferito della numero 2? (Oceans Of Slumber)
• Dobbiamo aprire un discorso su quanto sia un capolavoro Starlight And Ash.
28. Prima canzone ascoltata della numero 32? (The Gathering)
You Learn About It, courtesy of Frikka.
29. Testo preferito della numero 8? (Leprous)
• Non saprei oggettivamente scegliere: sono tutti così relatable!
30. Quante volte hai visto la numero 17 live? (Panic! At The Disco)
• Per ora nessuna, ma il prossimo febbraio rimedio!
31. Come hai scoperto la numero 44? (Ramin Djawadi)
Game Of Thrones, duh.
32. Album della 12 che ritieni sottovalutato? (Evelyne Brochu)
Objets Perdus è un ottimo album ingiustamente sconosciuto. Ringrazierò sempre Snowpiercer per avermelo fatto conoscere!
33. Canzone peggiore della numero 29? (Diablo Swing Orchestra)
Porch Of Perception è assolutamente inutile.
34. Prima canzone ascoltata della numero 34? (Karen Elson)
100 Years From Now, grazie a Paranormal Zone.
35. Album preferito della numero 28? (Draconian)
A Rose For The Apocalypse, anche se Under A Godless Veil gli dà filo da torcere.
36. Quante volte hai visto la numero 42 live? (Hooverphonic)
• Nessuna, e mi sarebbe piaciuto con Noémie Wolfs al microfono.
37. C’è qualche canzone della 36 che consideri un guilty pleasure? (Fever Ray)
To The Moon And Back credo sia quella che si avvicina più al concetto di “guilty pleasure”.
38. Come hai scoperto la numero 48? (Kari Rueslåtten)
• Credo come più o meno chiunque: tramite i The 3rd And The Mortal.
39. Album preferito della numero 7? (Evanescence)
The Open Door o Origin.
40. C’è qualche canzone della numero 31 che ti mette nostalgia? (Within Temptation)
Sinéad: com’erano belli i primi Anni Dieci!
41. Canzone della 41 che non ti piaceva ma adesso ami? (Swallow The Sun)
• Non direi.
42. Testo preferito della posizione numero 24? (Emilie Autumn)
• Quello di Rose Red, naturalmente.
43. Canzone più emozionante della numero 46? (Lucia)
Holy è estremamente emozionante.
44. Canzone della numero 25 che ti rende felice? (Mutya Buena)
Song 4 Mutya (Out Of Control).
45. Canzone preferita della numero 9? (Aurora)
Soulless Creatures.
46. Primo album ascoltato della numero 37? (Autumn)
• Quel capolavoro assoluto che è Altitude.
47. Membro preferito della numero 4? (Epica)
• Apriamo un discorso sulla Simona e su come, a differenza di molte colleghe metal, non senta la necessità di essere Not Like The Other Girls™. Le piace il trucco, le piace la moda, le piace esprimere la sua femminilità come preferisce, ed è molto rinfrescante in mezzo a un sacco di cantanti che sbandierano l’empowerment femminile mentre enfatizzano di essere One Of The Guys™pur di ritagliarsi un posto in un ambiente maschilista come quello del metal.
48. Prima canzone ascoltata della posizione numero 43? (Tom Ellis)
• Potrebbe essere stata Sinnerman nell’episodio 6 della prima stagione di Lucifer? Beh, comunque la prima che ha cantato nella serie.
49. Album che possiedi della numero 20? (Elinborg)
• Non so nemmeno se i suoi EP siano usciti in formato fisico, onestamente.
50. Il miglior ricordo associato alla numero 1? (Noémie Wolfs)
• Noémie è un amore: quando la si tagga nelle storie di Instagram risponde sempre e ringrazia con tanto calore e affetto! E ha anche condiviso la storia in cui l’avevo fatta in versione Sim con il look del video di Lonely Boy’s Paradise.

Friday 30 September 2022

Classifica musicale generale – 2022

Nelle puntate precedenti:
2016;
2017;
2018;
2019;
2020;
2021.

Classifiche dalla 51 alla 100:
2018;
2019;
2020;
2021;
2022.

Classifiche annuali:
2017;
2018;
2019;
2020;
2021
 
1. Come ti sei appassionato alla posizione numero 30? (Meg Myers)
• Grazie a Luisa, naturalmente, che mi ha passato il video di Heart Heart Head.
2. Prima canzone ascoltata della numero 22? (Sia)
• Questa la so! The Church Of What’s Happening Now! L’avevo sentita in un pub anni prima che Sia diventasse famosa con Chandelier e me n’ero innamorato senza sapere di chi fosse; poi, recuperando la discografia pregressa, arrivato a Colour The Small One l’ho ritrovata e ho praticamente strillato!
3. Testo preferito della numero 33? (Röyksopp)
• Perché mi dovete sempre far scegliere tra What Else Is There? e Running To The Sea, con In The End come terza?
4. Album preferito della numero 49? (iamamiwhoami)
• Non m’importa se Blue è il più “cOmMeRcIaLe”, è anche il mio preferito.
5. Canzone preferita della numero 13? (Panic! At The Disco)
• Sempre Casual Affair, ma menzione d’onore a Don’t Let the Light Go Out che è la mia preferita dal nuovo album.
6. Album peggiore della numero 50? (Lucia)
• No. No, Lucia non ha album peggiori.
7. C’è una canzone della posizione numero 39 che senti molto tua? (Dead Can Dance)
• “All the roads look the same: they lead nowhere, they lead nowhere”. Ovvero Opium.
8. Bei ricordi legati alla numero 15? (Epica)
• A questo giro scelgo le passeggiate a Düsseldorf sparandomi la cover del Presto dall’Estate di Vivaldi a tutto volume in cuffia.
9. Quanti album possiedi della numero 5? (Evanescence)
• Oh cavolo, devo comprare The Bitter Truth! (Tutti tranne il self-titled.)
10. C’è una canzone della numero 45 che ti rende felice? (Sirenia)
• Per quanto possa sembrare strano, ce n’è una: Ditt Endelikt. Perché è super ballabile e perché, non capendo il testo, non posso cringeare forte per i cliché di Morten.
11. Canzone preferita della numero 40? (Diablo Swing Orchestra)
Heroines.
12. Canzone della numero 10 che ti piace di meno? (Florence + The Machine)
• Faccio fatica a considerare Call Me Cruella una canzone di Florence: il testo è tremendamente on the nose (specie paragonato agli altri contributi di Florence a colonne sonore varie), di una banalità degna di una qualunque Laña del Rey. È chiaro che la Disney gliel’ha praticamente dettata e non le ha lasciato libertà creativa.
13. Bei ricordi evocati dalla numero 6? (Emilie Simon)
• Oh boy, da dove inizio? A ‘sto giro menziono il viaggio a Bordeaux.
14. Canzone della numero 38 che associ a un momento o persona? (Emmelie De Forest)
Let It Fall a Stefano per la foto che abbiamo fatto insieme.
15. Quale canzone della numero 19 ti emoziona di più? (Stream Of Passion)
• Un po’ tutto The Flame Within, ma dovendo scegliere una sola canzone, Street Spirit mi fa drizzare ogni singolo pelo sulle braccia.
16. Quante volte hai visto la numero 35 live? (Sleepthief)
• Con l’eterna disorganizzazione di Justin?
17. Quale canzone ti ha fatto innamorare della 23? (Theodor Bastard)
Земная Доля (Будем Жить).
18. Album preferito della numero 11? (Eivør)
• Sono molto indeciso tra Larva e Segl.
19. Prima canzone ascoltata della numero 14? (Susanne Sundfør)
The Silicone Veil.
20. Canzone preferita della numero 27? (Tristania)
The Modern End.
21. Album preferito della numero 16? (Kari Rueslåtten)
Pilot. Mi manca la Kari sperimentale della prima metà degli Anni Duemila.
22. Prima canzone ascoltata della numero 47? (Rag’n’Bone Man)
• Colgo questa occasione per lanciarmi in un rant sul fatto che il remix semi-orchestrale di Human dal trailer di Mass Effect Andromeda non sia mai stato pubblicato; già che ci siamo, mi lagno anche per quello di Running Up That Hill di Kate Bush da Quella Scena™ di Stranger Things.
23. C’è una canzone della 18 che trovi catartica? (Anneke Van Giersbergen)
Lost And Found, assieme a buona parte di Air.
24. Come hai scoperto la numero 21? (Emilie Autumn)
• Grazie all’Innominabile quando ancora aveva gusti decenti. Sì, lo so: ho colpa per aver lasciato che quell’essere me la facesse scoprire dopo aver ignorato i tentativi di Veronica.
25. Canzone della numero 26 che ti rende felice? (Lady Gaga)
• Voto sempre Born This Way e Hair.
26. Canzone preferita della numero 3? (The Gathering)
• “You don’t neeeeeeeeed to preeeeeeeach!
27. Album preferito della numero 2? (Within Temptation)
• Sembra sempre più improbabile che tirino fuori un altro The Unforgiving
28. Prima canzone ascoltata della numero 32? (Siobhán Donaghy)
Nothing But Song, che mi ha quasi fatto rinunciare in partenza. Anche se la prima canzone con Siobhán è stata Flatline deLLE SUGABABES (ora si può finalmente dire)!
29. Testo preferito della numero 8? (Marina & The Diamonds)
• Oddio, da dove comincio?
30. Quante volte hai visto la numero 17 live? (Draconian)
• Nessuna, e ora sono in questo strano paradosso per cui avrei preferito vederli con Heike perché mi piace di più come cantante, ma sarei ben felice di vederli con Lisa perché la stimo più come persona.
31. Come hai scoperto la numero 44? (The 3rd And The Mortal)
• Facendo filologia di gothic metal.
32. Album della 12 che ritieni sottovalutato? (Autumn)
• Gli Autumn sono letteralmente i poster children dell’esser sottovalutati.
33. Canzone peggiore della numero 29? (Nemesea)
Whenever mi tedia parecchio, ma anche Kids With Guns non mi fa impazzire.
34. Prima canzone ascoltata della numero 34? (Gwen Stefani)
• Nel 2004 non eri tu che scoprivi What You Waiting For?, era What You Waiting For? che ti trovava e ti costringeva ad ascoltarla.
35. Album preferito della numero 28? (Alizée)
• Sempre il sottovalutatissimo 5.
36. Quante volte hai visto la numero 42 live? (Phildel)
• Luisa, al prossimo tour voliamo in UK e rimediamo a questa mancanza abissale?
37. C’è qualche canzone della 36 che consideri un guilty pleasure? (Karen Elson)
• Non è la canzone in sé a essere un guilty pleasure, quanto immaginare di spammare Who’s Sorry Now? su ogni social media quando una certa persona inevitabilmente si sarà lasciata con quel povero martire che la sopporta perché, semplicemente, non lo merita.
38. Come hai scoperto la numero 48? (Ramin Djawadi)
• Grazie a Game of Thrones, ovviamente.
39. Album preferito della numero 7? (Delain)
Apocalypse And Chill. Dubito che ora con la clone di Charlotte riesca(no?) a fare di meglio.
40. C’è qualche canzone della numero 31 che ti mette nostalgia? (Aurora)
• Un po’ tutto Infections Of A Different Kind (Step I) mi riporta a bei momenti di videogioco del 2019, sia in giro con Pokémon Go che a casa con The Sims 4.
41. Canzone della 41 che non ti piaceva ma adesso ami? (Clare Maguire)
• Non che non mi piacesse, ma sulle prime non mi ero filato particolarmente The Shield And The Sword; poi l’ho ascoltata bene e l’ho amata.
42. Testo preferito della posizione numero 24? (Delerium)
A Poem For Byzantium.
43. Canzone più emozionante della numero 46? (Portishead)
• Ebbene no, non è Glory Box: voto Roads!
44. Canzone della numero 25 che ti rende felice? (Goldfrapp)
Tiptoe.
45. Canzone preferita della numero 9? (Anathema)
Untouchable, Part 1.
46. Primo album ascoltato della numero 37? (Amy Lee)
• Pescy, stiamo ancora aspettando il tuo debutto solista synthpop sulla Luna (cit.).
47. Membro preferito della numero 4? (Hurts)
• Confermiamo che Stupido Sexy Theo ha finalmente fatto fuori il mocio vileda ripristinando la sua sexiness. Nel dubbio, comunque, opto per un threesome.
48. Prima canzone ascoltata della posizione numero 43? (White Sea)
Mountaineer: sono andato in ordine.
49. Album che possiedi della numero 20? (Róisin Murphy)
• Ahem… diciamo che ci stiamo ancora lavorando.
50. Il miglior ricordo associato alla numero 1? (Theatre of Tragedy)
• A queso giro, la volta che Nell si è seduta con me a bere una birra al World’s End di Camden Town, l’hanno chiamata per un’intervista, mi ha promesso che sarebbe tornata e l’ha fatto! (Fra l’altro, l’avevo più o meno sognato prima che accadesse.)

Friday 1 July 2022

Myrkursins Náði

Me ne sono reso conto del tutto mentre ero in chiamata su Discord: quando i vicini del palazzo di fronte hanno spento la luce per andare a dormire, qualcosa non andava. Il buio era totale e ha catturato la mia attenzione per quanto era insolito.
Ma in realtà l’avevo notato già poco dopo cena, uscendo sul balcone per fissare la portafinestra dopo averla aperta: i lampioni non si erano accesi e la strada sprofondava in una bellissima sfumatura di blu intenso invece del solito bianco dei led. L’intero quartiere è al buio da tutta la sera.
E anche adesso, andando in bagno, mi sono accorto che qualcosa non andava, che non c’era il solito rettangolo di pallida luce artificiale nella portafinestra del salotto.

Ed è proprio in momenti come questi che ci si accorge di quanto disabituati siamo ormai all’oscurità. Non siamo quasi mai al buio, c’è sempre il riverbero dei lampioni che accende le nostre finestre anche quando la casa è silenziosa e quieta, anche quando le nostre lampadine e i nostri schermi sono a riposo. Quella fioca luce che arriva da oltre i vetri è familiare, scontata, e la sua assenza si nota tanto quanto la sua presenza passa ormai inosservata.

Ma l’oscurità è bella. O forse, più che bella, è “sublime” (nell’accezione kantiana del termine), una forza inarrestabile di fronte alla quale ci si sente piccoli, indifesi, soverchiati, ma anche incredibilmente attratti.
A me, superato il senso di non familiarità, ha fatto sentire confortato, protetto, nascosto al sicuro. Il Sehnsucht, la суета sono ancora lì, di fronte a quella strada buia nella quale può celarsi di tutto, ma non mi sento perso o davvero intimorito. È come una coperta che avvolge il mondo oltre le mie mura e le isola dal sudiciume di questi tempi moderni.
È la stessa emozione che provo anche quando sento il vento forte o, soprattutto, la pioggia: ne percepisco il potere atavico, l’inarrestabilità, il potenziale distruttivo, ma è proprio in questo che trovo conforto e un senso di protezione: forse proprio perché evidenziano l’esistenza delle mura entro le quali sono rifugiato e che trasformano la magnificenza della natura in qualcosa da osservare con un filtro.

Comunque niente, semplicemente le strade stanotte sono buie – completamente, visto che è anche nuvoloso e, dietro quella coltre, la Luna è poco più che nuova – e una parte di me vorrebbe che lo fossero sempre. Che tutto si fermasse e la notte fosse davvero solo per me.

Sunday 26 June 2022

Deadlocked (o il punto di rottura)

This world,
Its evil ways,
The pain that I hide:
Let’s make this happen!
 
Che poi, a pensarci bene, è un ciclo: inizio ad accumulare negatività perché non sono bravo a processarla in maniera costruttiva, passano mesi e magari nemmeno me ne rendo conto finché, d’estate, inizia ad approssimarsi il mio punto di rottura, i miei comportamenti o atteggiamenti sfuggono al controllo e diventano sempre più autodistruttivi, Katia se ne accorge, mi fa sedere, me lo fa notare e, finalmente, riesco a scuotermi un po’ e tirarmi fuori dalla crisi.
Per questa volta. Perché la cosa che mi ha davvero fatto sorridere, ieri notte, è stato rendermi conto che è un pattern che tende a ripetersi spesso proprio d’estate. Di solito più verso luglio-agosto, ma non è sorprendente che a ‘sto giro sia successo a giugno, visto lo stress di quest’anno.
A questo giro è stata una domanda piuttosto diretta che ha ricevuto una risposta altrettanto diretta.
“Senti, potrebbe essere solo una mia impressione per questo o quel motivo, ma: stai diventando più cattivo ultimamente?”
“Sì”, ho risposto subito, senza esitazione. “Sì, è vero. È una cosa che ho notato anch’io in più episodi, in queste ultime settimane. E ha iniziato a preoccuparmi.”
 
Volendola buttare sulle analogie, nel momento in cui ho sentito di non avere più le forze e la pazienza per essere una Margaery, l’idea era di lasciar libera l’Olenna e dare un po’ di pan per focaccia a chi se lo meritava. Solo che, sempre più spesso, mi sono ritrovato a pensare: “I choose violence”. E non mi stancherò mai di dirlo: essere una Cersei è mai una buona idea. Sentirsi costretti in un angolo e rispondere facendo quanto più male possibile agli altri non è una soluzione sostenibile, tanto meno lo è farne in maniera indiscriminata partendo da un vago senso di sentirsi nel giusto.
La buona notizia è che, appunto, me ne stavo già rendendo conto da solo: c’erano momenti in cui mi sentivo davvero tossico. Un po’ mi sentivo giustificato, date le circostanze; un po’ pensavo che, tutto sommato, fosse dovertente. Per lo più, era pura e semplice dipendenza da Schadenfreude. Ma sentirmi dire che la tossicità si nota così tanto e non è divertente è stata la spintarella di cui avevo bisogno per decidere che è davvero il caso di darmi una regolata, perché tentare di avvelenare la vita agli altri finisce per avvelenare anche me a piccole dosi.

Per dovere di completezza, visto che indagare a fondo le cause del mio comportamento è necessario per migliorarlo, è il caso che lo annoti: mi sento esasperato da tutto. Letteralmente tutto: ovunque mi giri c’è un motivo di rabbia. Il mondo intero, l’atteggiamento generale dell’umanità, il senso di impotenza e stagnazione, se non direttamente l’impressione che, come società, stiamo addirittura tornando indietro. Anni e anni di lotte che sembrano aver fallito completamente. I diritti civili stanno sparendo dappertutto, siamo in piena guerra, i progressi sul fronte climatico sono trascurabili... non c’è una cosa, una, che non vada male.
Così, da qualche parte lungo la strada, ho gettato la spugna.

So anche identificare il momento in cui è partita questa mia spirale verso l’incattivimento: nel 2020, quando Trump si è preso il covid e mi sono fiondato su Twitter per leggere le reazioni. E poi per aggiungere le mie.
E poi ci sono state le elezioni americane, in un momento in cui sentivo che anche le nostre destre erano in difficoltà, e allora mi sono detto: “È tempo di bullizzare i bulli”. Dare loro una dose della loro medicina, farli sentire come hanno fatto sentire gli altri per tutto questo tempo, caricare su di loro tutto il peso sociale di essere persone orribili con idee orribili.
Solo che, lungo la strada, ho iniziato a ritenere lo sforzo sociale dietro quest’idea sempre più vano. Invece che argomentare il mio sdegno, se non per far cambiare idea almeno per piantare quella vocina che rovina il “divertimento” quando la gente si comporta in un certo modo, ho iniziato a ricorrere a semplici, generici, sciocchi insulti che, in effetti, lasciano il tempo che trovano. Spiegare al fascista medio perché il suo fascismo deriva semplicemente dalla paura gli rovina la giornata molto più che sentirsi dare del povero cretino.

E tutto questo, lo ribadisco, è un semplice coping mechanism per il malessere che sento dentro. Uno che non solo non lo risolve, ma finisce per far stare peggio anche me: non mi rende poi tanto distinguibile dalla gente che ha ridotto il mondo a un posto che è una completa e costante fonte di disagio.
E io non voglio essere questo.

Qualche misura per invertire la tendenza l’avevo già presa nelle scorse settimane: ad esempio, ho evitato di infilarmi in baruffe digitali che sarebbero finite in gara di insulti, lasciato cadere discorsi che mi avrebbero irritato, scorso oltre notizie che avrei potuto commentare in maniera caustica, eccetera, limitandomi solo ai casi più eclatanti. Dovrei impegnarmi a farlo ancora di più, lasciando correre anche i casi eclatanti: alla fin fine, è uno spreco di energie che non porta a nulla. Non riuscirò a isolarmi ed evitare di occuparmi di attualità, ma non sono obbligato a dire la mia a tutti i costi alimentando la caciara che si forma intorno: posso anche solo prendere atto della cosa e andare avanti con la mia vita.
Ho anche notato che non ho praticamente bloggato quest’anno. Pensavo dipendesse dal fatto che la mia vita è piuttosto piatta (a questo punto per scelta, ma quello è un altro paio di maniche), ma la verità è che non avevo voglia di dialogare con me stesso su ciò che sta succedendo in generale. Scrivere uno stato tagliente su Facebook o cercare gente da insultare sotto i meme altrui è molto più semplice che analizzare come un avvenimento mi fa sentire e tirarne fuori un post coerente.
È però una cosa che dovrei riprendere a fare perché, appunto, non sono bravo a processare i miei stati emotivi e questa è una valvola di sfogo che mi aiuta molto. Anche per questo ho scritto questo post: ieri sera Katia mi ha aiutato a dare forma e voce alla consapevolezza che già stavo sviluppando, e qui ho deciso di cristallizzarla in forma scritta per non perderla di vista.
Ho spesso il vizio di ignorare la mia voce interiore e cercare segni esterni che me la sbattano in faccia. A volte mi faccio i tarocchi (ho smesso dal 2020, sempre perché non ho molta voglia di chiacchierare con me stesso). A volte presto attenzione alle piccole coincidenze, come la scena in The Umbrella Academy che abbiamo visto subito dopo aver parlato, in cui Allison e Diego vanno in cerca di risse con i suprematisti bianchi, o la citazione di Deadlocked dei Tristania con cui ho aperto il post, che ho trovato fra i ricordi di Facebook – entrambe descrivono bene lo stato d’animo che ha causato il mio incattivirmi e mostrano quanto sbagliato sia continuare su questa china.
Molto più spesso, è la migliore amica che sono fortunato ad avere, che quando inizio ad andare troppo alla deriva mi prende per i capelli e mi aiuta a tirarmi fuori dall’acqua alta.
Katia mi ha consigliato di scrivere una lettera a me stesso, a questo riguardo. La lettera è questa, ma non sarebbe completa se non fosse un po’ anche una lettera a lei e non si concludesse con:
Grazie, Katia.

Thursday 31 March 2022

Classifica musicale generale, 51-100 – 2022

Nelle puntate precedenti:
2018;
2019;
2020;
2021.

Classifiche generali (1-50):
2016;
2017;
2018;
2019;
2020;
2021.

Classifiche annuali:
2017;
2018;
2019;
2020;
2021.

1. Come ti sei appassionato alla posizione numero 80? (The Birthday Massacre)
• Li ho sentiti quando ancora facevano buona musica durante la tappa in Germania prima di andare in Norvegia per il concerto dei Theatre of Tragedy.
2. Prima canzone ascoltata della numero 72? (We Are The Fallen)
• La ben poco interessante Bury Me Alive; ho continuato a tenerli d’occhio per pura ripicca verso Pescy.
3. Testo preferito della numero 83? (Trillium)
• Ammetto di non ricordarne nemmeno uno.
4. Album preferito della numero 99? (Björk)
Homogenic. Sono una Basic Björkian Bitch.
5. Canzone preferita della numero 63? (Beyoncé)
Save The Hero o Pretty Hurts.
6. Album peggiore della numero 100? (Freddie Dickson)
Panic Town, per i motivi che ho sviscerato in questa recensione su Armonie Universali. Questo mi ricorda che devo ancora sentire il full length e gli EP che sono usciti dopo…
7. C’è una canzone della posizione numero 89 che senti molto tua? (Rose McGowan)
• Avrei detto Green Gold, se Rose non avesse preso un’orribile china filo-repubblicana che me l’ha fatta disconoscere senza se e senza ma.
8. Bei ricordi legati alla numero 65? (The Crest)
• Il concerto per il quarantesimo compleanno di Kristian, ovvio!
9. Quanti album possiedi della numero 55? (Roniit)
• Bella domanda: con me ho il debutto e i due EP; da qualche parte a Trieste dovrei avere anche XIXI, che è arrivato quando ero sceso in Sardegna per le vacanze natalizie del 2019, ma ancora non sono tornato e non ho idea di che fine abbia fatto!
10. C’è una canzone della numero 95 che ti rende felice? (The Bryan Ferry Orchestra)
Young & Beautiful.
11. Canzone preferita della numero 90? (After Forever)
Cry With A Smile.
12. Canzone della numero 60 che ti piace di meno? (Loreen)
Jungle.
13. Bei ricordi evocati dalla numero 56? (Placebo)
• La volta che ascoltavo Sleeping With Ghosts viaggiando in pullman verso Olbia per prendere il traghetto. È un bel ricordo, anche se stavo andando a trovare Quella Luana.
14. Canzone della numero 88 che associ a un momento o persona? (The Sins Of Thy Beloved)
• Nessuna in particolare.
15. Quale canzone della numero 69 ti emoziona di più? (Octavia Sperati)
• La magnifica Dead End Poem.
16. Quante volte hai visto la numero 85 live? (Sugababes)
• Nessuna, ma c’è la possibilità che accada perché finalmente le VERE Sugababes sono di nuovo attive e si stanno dando una mossa!
17. Quale canzone ti ha fatto innamorare della 73? (Ala.ni)
Darkness At Noon.
18. Album preferito della numero 61? (Gåte)
Jygri.
19. Prima canzone ascoltata della numero 64? (Pure Reason Revolution)
• Credo Deus Ex Machina, durante lo stesso viaggio in Germania in cui ho conosciuto i The Birthday Massacre.
20. Canzone preferita della numero 77? (The Romanovs)
Mr. Okada. Maremma, quanto mi mancano i The Romanovs!
21. Album preferito della numero 66? (Rose Chronicles)
Shiver.
22. Prima canzone ascoltata della numero 97? (Nero)
Into The Past, grazie alla colonna sonora di The Great Gatsby.
23. C’è una canzone della 68 che trovi catartica? (M.I.A.)
Exodus e Sexodus, specie se ascoltate insieme.
24. Come hai scoperto la numero 71? (Loïc Nottet)
• Mi vergogno di ammettere che nel 2015 ancora non seguivo l’Eurovision, quindi l’ho scoperto più tardi grazie a Michele.
25. Canzone della numero 76 che ti rende felice? (Amanda Somerville)
Angel Of Mine mi mette non ironicamente di buon umore. Ah, i tempi in cui avevamo scambiato l’Amanda per Pescy.
26. Canzone preferita della numero 53? (Les Discrets)
• Non so decidere tra L’Echappée e Après L’Ombre.
27. Album preferito della numero 52? (Ramin Djawadi)
• La colonna sonora della prima, perfetta, immacolata stagione di Westworld.
28. Prima canzone ascoltata della numero 82? (Morning Parade)
Under The Stars.
29. Testo preferito della numero 58? (Brooke Fraser)
• “I love your projection, but I don’t love you; your perceived perfection though it’s just not true.Psychosocial mi fa sentire attaccato e validato allo stesso tempo.
30. Quante volte hai visto la numero 67 live? (Sharon Den Adel)
• Da solista nessuna, con i Within Temptation due volte.
31. Prima canzone ascoltata della numero 94? (:LOR3L3I:)
• Penso Wolfheart.
32. Album della 62 che ritieni sottovalutato? (Abney Park)
• Essendo precedente al loro periodo steampunk, The Death Of Tragedy è ovviamente semi-dimenticato.
33. Canzone peggiore della numero 79? (Hearts Of Black Science)
• Allora, sono sicuro che su The Ghost You Left Behind ci sia qualcosa di peggio, ma la prima che mi viene in mente è Something Better perché mi dà estremamente fastidio come Daniel la canta.
34. Prima canzone ascoltata della numero 84? (Versailles)
• Onestamente non ricordo: di quel week end mi è rimasto impresso ben altro.
35. Album preferito della numero 78? (Blanche)
• Hey, Blanche, tesoro: Empire ha bisogno di un fratellino al più presto!
36. Quante volte hai visto la numero 92 live? (Tactile Gemma)
• Onestamente non penso siano nemmeno mai andati in tour. Purtroppo. Qualcuno riporti indietro le sorelle Edvardsen dal loro esilio!
37. C’è qualche canzone della 86 che consideri un guilty pleasure? (Carice Van Houten)
• Non è propriamente un guilty pleasure, ma Iedereen Was Zo mi fa sghignazzare più del dovuto per il verso in cui dice: “E quindi sospetto che gli eterosessuali non siano capaci di suonare il piano – o almeno non bene”.
38. Come hai scoperto la numero 98? (The xx)
• Come i Nero, grazie a The Great Gatsby, che, Laña a parte, ha riassunto il meglio degli Anni Dieci.
39. Album preferito della numero 57? (Leandra)
• No. Mi rifiuto di scegliere tra Metamorphine e Isomorphine.
40. C’è qualche canzone della numero 81 che ti mette nostalgia? (Fever Ray)
• Opinione impopolare: l’eponimo mi fa venire non ironicamente nostalgia nostalgia del 2020.
41. Canzone della 91 che non ti piaceva ma adesso ami? (Swallow The Sun)
• No, non direi.
42. Testo preferito della posizione numero 74? (A Perfect Circle)
• Seriamente, ma quanto è ancora attuale Judith da uno a “America, devi finire sepolta sotto la cenere di Yellowstone”?
43. Canzone più emozionante della numero 96? (Paolo Buonvino)
• Emozionante? EMOZIONANTE? Volete EMOZIONANTE?! Vi do EMOZIONANTE, dannazione! (Truth, comunque, anche a prescindere da quella scena).
44. Canzone della numero 75 che ti rende felice? (Tori Amos)
Wildwood.
45. Canzone preferita della numero 59? (Anette Olzon)
Invincible.
46. Primo album ascoltato della numero 87? (Soap&Skin)
Lovetune For Vacuum: sono andato in ordine.
47. Membro preferito della numero 54? (Alcest)
• Neige, duh.
48. Prima canzone ascoltata della posizione numero 93? (ISON)
• La demo di Atlas.
49. Album che possiedi della numero 70? (Elusive)
• Tutti e tre e pure il singolo.
50. Il miglior ricordo associato alla numero 51? (Lucia)
• Quando ho scattato Turn To Gold con Elle e Giulia.

Wednesday 16 February 2022

Adesso arriva l’elfo nero

Sono giorni che vedo volare stracci tra gli appassionati di Tolkien sui feed dei miei vari social media. Come polemica non mi coinvolge particolarmente perché è un fandom di cui faccio parte a piccole dosi e marginalmente, ma a forza di leggere opinioni diverse, argomentazioni e controargomentazioni, ho inevitabilmente finito per rimuginare sulla faccenda pure io. Ho alcune osservazioni.
 
1) Un’opera del passato, per (ri)vivere, ha bisogno di passare attraverso la lente e il filtro dell’epoca attuale. Vedasi la scena di Arwen Principessa Guerriera nel primo LOTR di Jackson, residuo di quando si pensava di unire i personaggi di Arwen e Eowyn per creare una protagonista femminile più proattiva in linea con i tempi. Poi si è deciso di lasciare separati i personaggi e quella scena di Arwen è rimasta un non-sequitur, ma il punto resta: cambiano i tempi, cambiano i valori, e un’opera che vuole riproporsi non può ignorare la cosa.
Per dire, pensate a Notre-Dame De Paris: oggi sarebbe assurdo immaginare quella storia priva dell’aspetto di riscatto sociale con cui la conosciamo, ma a Hugo fotteva letteralmente sega dei marginalizzati, il succo del romanzo era che bisognava restaurare la cattedrale perché è l’unica cosa che dura nel tempo. E non vedo nessun purista che grida al politicamente corretto e si lamenta del “brownwashing” di Esmeralda, perché le implicazioni di lei che era l’unica zingara buona perché in realtà era la figlia di una coppia cristiana ed era stata rapita dalla culla sarebbero un filo indigeste al giorno d’oggi.
 
2) Tokenism, blackwashing, brownwashing, eccetera: sì, è vero, sono fenomeni non sinceri che nascono dalla necessità di sfruttare il multiculturalismo per ampliare il marketing di un’opera, e sono quasi sempre fatti dai bianchi a uso e consumo del senso di colpa sociale di altri bianchi.
Ma sono il sintomo di un problema più largo, ovvero la disparità di trattamento tra le storie occidentali cosiddette “biancocentriche”* (asterisco, ci torniamo dopo) e quelle non occidentali di culture non bianche. Salvo eccezioni, le storie non “biancocentriche” hanno meno pubblico e ricevono pertanto meno fondi (con ciò che ne consegue per la qualità), meno promozione, meno visibilità, rendendo le “pari opportunità” di rappresentazione, di fatto, nulle. Fintanto che non si risolve questo problema a monte e opere come Black Panther o Hidden Figures non smettono di essere un’eccezione, il tokenism è, purtroppo, un male necessario per rappresentare la società multietnica in cui ormai viviamo.
 
3) È vero, c’è un doppio standard nell’applicare il “colour-blind casting”. Alle storie occidentali è praticamente imposto, mentre non ci si sognerebbe mai di applicarlo a opere di origine africana, asiatica, sudamericana, eccetera. Nessuno ha battuto ciglio perché sono mancate le “quote bianche” in Encanto, per dire. Di nuovo, però, il problema è alla radice nella disparità di numero e presenza mediatica tra le storie occidentali che permeano la nostra cultura di massa e quelle non occidentali. C’è una disparità di trattamento e un protezionismo a valle perché c’è una disparità di mezzi e possibilità a monte.
 
4) Dalla parte opposta della barricata, torniamo a quell’asterisco. Parlando di “media occidentali” e “biancocentrici”, c’è l’ulteriore problema dell’imperialismo socio-culturale degli Stati Uniti, che si considerano il centro del mondo e danno per scontato che le stesse dinamiche sociali ed etniche che ci sono da loro si applichino anche alla molto diversa (ed internamente eterogenea) società europea.
Questo è un problema che VA affrontato e la sensibilità che, negli ultimi anni, si è iniziata ad avere nel presentare con quanta più autenticità possibile le storie di culture non occidentali dovrebbe essere estesa a tutte le storie non americane. Per cui, America, se una storia europea non si conforma ai tuoi standard etno-sociali, è perché la società di quel paese europeo è diversa da quella statunitense tanto quanto lo è quella coreana, o giapponese, o indiana (Paesi le cui produzioni mediatiche sono altrettanto “monocromatiche”, ma la cosa non viene fatta notare).
Vero che questo discorso è complicato dal passato imperialista dell’Europa, i cui danni al resto del mondo sono sempre attuali, ma dopo quasi settant’anni in cui NOI abbiamo ricevuto l’imperialismo americano, direi che possiamo iniziare a sollevare il problema: è giusto che richiediamo per l’Iliade (se n’era parlato tempo fa), i romanzi della Austen o le fiabe di Andersen o dei Grimm lo stesso trattamento che è riservato ad altre culture mondiali; però “noi” continuiamo a essere sovraesposti in una società in cui non siamo l’unico gruppo culturale.
 
5) Il discorso del “Ma io mi riesco a immedesimare in chiunque senza bisogno che sia la mia copia carbone” è il motivo per cui si parla di MBEB, quindi… anche no, grazie. In primo luogo perché, nel complesso, semplicemente non è vero, o non ci sarebbero puntualmente le lagnanze ogni volta che il protagonista di un’uscita mainstream (penso, ad esempio, ai videogiochi) è nero, queer, donna, eccetera. E poi grazie al cazzo, Pierfrancesco, che riesci a immedesimarti quasi sempre senza problemi: è proprio perché quasi sempre hai davanti la tua copia carbone.
Poi, per dire, anche a me la mancanza di una vagina non impedisce di finire quasi puntualmente per immedesimarmi più in personaggi femminili che maschili, quindi cosa ci vuole? Poi però vai a vedere meglio e questi personaggi femminili affrontano temi che risuonano con le problematiche che affronto in quanto persona queer in un modo che i personaggi maschi non fanno. Quindi, anche se obliqua, la dinamica di minoranza vs rappresentazione nei media esiste anche in quel caso.
Per cui, essendo il discorso più complesso di “ma basta avere fantasia per immedesimarsi”, lasciamo che siano le minoranze a dire se e quanto si sentono rappresentate o meno: è la LORO esperienza di vita ed è valida.
 
Quindi, in conclusione, è vero, gli elfi e i nani neri in una storia di Tolkien non risolvono il problema del razzismo sistemico e sono una mossa commerciale per non far accusare di “biancocentrismo” l’adattamento di un’opera che nasce da un autore bianco del secolo scorso; è anche vero che, se si vuole continuare a vedere quest’opera riproposta, bisogna accettare di vederla adattarsi ai tempi. Lo stesso Regno Unito non è certo l’America, ma il suo tessuto sociale è molto diverso rispetto ai tempi di Tolkien.
Detto in soldoni, la scelta qui è tra relegare quell’opera al passato e lasciarla fossilizzare nella forma che conosciamo, o adattarla al contesto socio-culturale attuale se vogliamo vederla riproposta. Volete ancora opere ispirate a Tolkien? È così che va ora, pace.
Poi in un futuro utopico non ci sarà bisogno di fare tokenism e blackwashing eccetera perché, accanto alla serie culturalmente europea di ispirazione Tolkieniana, saremo abbastanza ricettivi da appassionarci anche all’adattamento di un’epica mitologica centrafricana in cui non ci saranno personaggi bianchi. Ma quei tempi ancora non sono qui, e le persone non-bianche, non-etero e non-cis non possono più essere ignorate e nascoste sotto il tappeto nei media che la nostra società eterogenea produce e consuma.

Thursday 3 February 2022

Messaggi che mai saranno spediti

Mi visita un profilo su Romeo: interessante, lascio qualche like alle foto e vedo un po’ i suoi amici. Uno è carino, visito il profilo; da lì ne visito un altro, sempre di bell’aspetto. E mi trovo davanti la descrizione più stupida di sempre, specie per un trentatreenne, letteralmente mio coetaneo.
Are you ready to question everything?
 
Here is what I’m looking for: Empathy, Honesty, and Beauty.
 
I own the perfect contraceptive: an unvaccinated body. Press the [x] button ASAP to escape. :)
 
My outside might appeal to some of you,  but just wait till I crush that with my personality. :)
INFP-A in case you were wondering.

Not all the infinites are the same in size: there are more Real numbers between 0 and 1 than there are Natural numbers going into infinity. Proven by Cantor’s Diagonalisation Proof.

The magic word of the 21st century to ward off any interest: unvaccinated. A dream-come-true period for all sociologists to come.
Gioia bella. Da dove comincio?
Tralasciando la scorreggina matematica messa lì giusto per darsi un tono… quell’incipit lì sembra quasi inoffensivo, finché non si contestualizza col resto. Ma andiamo con ordine.
Dovessimo ipoteticamente chattare e dovessi tu confessarmi di non essere vaccinato aspettandoti una reazione negativa a priori da parte mia, probabilmente il tuo gusto per il drama e l’autocommiserazione sulle prime rimarrebbe frustrato.
Non ce l’ho con i non vaccinati in sé e per sé. Se alla luce di qualche condizione o patologia pregresse, il medico dice a qualcuno che non è il caso che si vaccini, io ne ho il massimo rispetto e, anzi, posso guardarlə negli occhi e dirlə con sincerità che a me importa. Che non potrò fermare la pandemia o prometterlə di proteggerlə dal contagio, ma ho fatto tutto ciò che mi è umanamente possibile per non contribuire deliberatamente al rischio: ho sempre rispettato il distanziamento sociale, osservato i lockdown e, soprattutto, mi sono vaccinato.
Se invece, come quell’incipit suggerisce, si tratta semplicemente di fare le bizze e i capricci per sentirsi “speciali”, “più svegli” e “più furbi”, beh, allora mi spiace ma no, non provo nessun rispetto. Siamo nel 2022, questa situazione va avanti da due anni, a questo punto non ci sono più scuse di disinformazione e ignoranza, è una scelta deliberata. Fra l’altro, trovo enormemente ironico che a cercare empatia sia uno che, pur di vivere la sua fantasia da protagonista, da eroe che si oppone all’oppressione del sistema, mostra un tale egoismo e mancanza di riguardo verso chi il vaccino davvero non può farselo.

L’altra cosa che mi urta particolarmente di questa presentazione è quando fa “autoironicamente” la vittima. Da una parte, sembra un suo atteggiamento in generale, perché se ti rendi conto di essere una persona sgradevole e, invece che lavorare su te stesso, scarichi la responsabilità sugli altri, c’è qualcosa che non va, come ci insegnò a suo tempo il nostro amico svedese incel.
Dall’altra, è il voler scaricare sugli altri quelle che sono solo le conseguenze di una sua scelta deliberata. Se essere non vaccinato è una cosa che allontana i potenziali partner, la colpa non è dei potenziali partner e tu non sei in diritto di lanciarti un pity-party mascherato da autoironia. Francamente, se uno fa sesso casuale non protetto con molti partner e si rifiuta di fare terapie preventive come il PrEP, credo che non ci sia nulla di sbagliato se un potenziale nuovo partner preferisce lasciar perdere. I mezzi per proteggersi ci sono, rinunciarvi è una scelta; qui è la stessa cosa.

E niente, questo è un post che ho scritto semplicemente perché non è nel mio stile attaccare briga con gente che non mi scrive per prima, ma avevo bisogno di sfogarmi un po’. Sono come messaggi che ho scritto ma non spedirò mai al cretino qui. Che continui a vivere nella sua piccola bolla in cui lui è un eroe della libertà e tutti noialtri siamo cattivi e ottusi perché non lo accettiamo.